Ora si è alla ricerca di un altro vettore, ma si naviga ancora nel buio, nonostante ci siano 49 milioni di fondi europei che dovranno servire ad allungare e migliorare la pista; 1 milione e 250 mila euro per completare lo start-up della compagnia che si è proposta per i primi voli di linea. Si aggiunge poi la beffa delle tremila persone che avevano comprato i biglietti per raggiungere e ripartire da Salerno, di qui fino a Capodanno. Riusciranno a recuperare i soldi? E questo disastro di immagine chi lo risarcirà?
Aggiungiamoci poi anche i problemi di occupazione immediata a cui far fronte.
Infatti almeno una decina i dipendenti della Gan (Global Aviation Network) che sono impegnati in aeroporto, più gli altri dipendenti del consorzio che si occupano di antincendio e altri servizi a terra. Per il consorzio l’aeroporto è aperto. Poi ci sono i quattro assistenti di volo che da giorni ormai non volano, due assegnati al catering, quattro dipendenti dell’ufficio locale Gan impiegati nelle attività di assistenza ai passeggeri rimasti al piedi e che ora giustamente chiedono di essere rimborsati.
Il tutto, senza paga.
Il consorzio vanta crediti consistenti dai suoi stessi soci (tra i tanti anche il comune di Salerno) e trovare in questa fase investitori privati diventa molto più difficile.
Ora nell'immediato la parte pubblica intende disfarsi delle quote di maggioranza degli enti locali e camera di commercio e individuare una partnership con competenze di gestione a cui vendere l’aeroporto.
Ventimila tagliandi venduti prima dello stop e 2,5 milioni di euro incassati per Mimmo Volpe, vicepresidente del Consorzio, sono una buona base su cui ragionare, al di là delle polemiche, degli intoppi e delle difficoltà.
Sarà così dopo che bisognerà ricostruire, per prima cosa, un'immagine e una fiducia persa?
Aeroporto Costa d'Amalfi: stop ai voli. Global Aviation: colpa della politica
eCostiera.it